I Templi dello sport, primo episodio: la "Bombonera"
LA "BOMBONERA"
Luogo: Buenos Aires
Sport: Calcio
Club: Boca Juniors
Superficie: Erba
Capienza: 49.000
Inaugurazione: 1940
Inaugurato nel 1940, l'Estadio Alberto Jacinto Armando, ospita da 73 anni le gare casalinghe del Boca Juniors. Teatro di tante battaglie, contraddistinte da giocate di fino e grande agonismo, la "Bombonera" è uno degli stadi che ha visto crescere la leggenda di Diego Armando Maradona.
L'impianto, che sorge nel caratteristico quartiere de "La Boca" è così chiamato per la sua posizione all'imboccatura della confluenza del Riachuelo nel Rio de la Plata. Questo rione di origine italiana fu fondato dai genovesi, che diedero vita anche alla squadra del Boca Juniors, che ancora oggi è legata da uno stretto gemellaggio con la squadra ligure .
Progettato dall'architetto Jugoslavo Victorio Sulsic, lo stadio venne intitolato inizialmente a Camilo Cichero, il 20 Aprile 1986, prima di un match tra Boca e Talleres de Còrdoba, vinto 4-2 dai padroni di casa; successivamente, in onore dell' amatissimo presidente negli anni 70-80, venne ribattezzato con l'attuale nome di Alberto J.Armando, il 27 Dicembre 2000, a 13 anni esatti dalla scomparsa ed un mese dopo il trionfo in intercontinentale dei gialloblù ai danni del Milan.
Tuttavia, il nome con cui lo stadio è universalmente conosciuto, è "La Bombonera", frutto di un episodio curioso e simpatico. Durante la progettazione dell'impianto, l'architetto Sulsic ricevette delle bomboniere per il suo compleanno; nei giorni seguenti, continuò a portarle a lavoro. Il suo collega, l'ingegnere Delpini notò subito la somiglianza tra la forma del nuovo stadio e la Bombonera, che portava sempre Sulsic con sè.
Lo stadio è composto su tre lati da spalti leggermente curvi, mentre una tribuna è più a ridosso del terreno di gioco, dando all'impianto una forma a D. La ragione di questo è che la Bombonera sorge sullo stesso sito del precedente stadio, molto più piccolo ed in legno. Per questo, il calore del tifo e la struttura compatta, permette un'atmosfera calda e vivace, che ha dato vita ad un motto storico nell'ambiente Boca Juniors: "la Bombonera non trema, batte", riferito al cuore passionale del tifo gialloblù.
L'impianto, che sorge nel caratteristico quartiere de "La Boca" è così chiamato per la sua posizione all'imboccatura della confluenza del Riachuelo nel Rio de la Plata. Questo rione di origine italiana fu fondato dai genovesi, che diedero vita anche alla squadra del Boca Juniors, che ancora oggi è legata da uno stretto gemellaggio con la squadra ligure .
Progettato dall'architetto Jugoslavo Victorio Sulsic, lo stadio venne intitolato inizialmente a Camilo Cichero, il 20 Aprile 1986, prima di un match tra Boca e Talleres de Còrdoba, vinto 4-2 dai padroni di casa; successivamente, in onore dell' amatissimo presidente negli anni 70-80, venne ribattezzato con l'attuale nome di Alberto J.Armando, il 27 Dicembre 2000, a 13 anni esatti dalla scomparsa ed un mese dopo il trionfo in intercontinentale dei gialloblù ai danni del Milan.
Tuttavia, il nome con cui lo stadio è universalmente conosciuto, è "La Bombonera", frutto di un episodio curioso e simpatico. Durante la progettazione dell'impianto, l'architetto Sulsic ricevette delle bomboniere per il suo compleanno; nei giorni seguenti, continuò a portarle a lavoro. Il suo collega, l'ingegnere Delpini notò subito la somiglianza tra la forma del nuovo stadio e la Bombonera, che portava sempre Sulsic con sè.
Lo stadio è composto su tre lati da spalti leggermente curvi, mentre una tribuna è più a ridosso del terreno di gioco, dando all'impianto una forma a D. La ragione di questo è che la Bombonera sorge sullo stesso sito del precedente stadio, molto più piccolo ed in legno. Per questo, il calore del tifo e la struttura compatta, permette un'atmosfera calda e vivace, che ha dato vita ad un motto storico nell'ambiente Boca Juniors: "la Bombonera non trema, batte", riferito al cuore passionale del tifo gialloblù.




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