Il calcio d'angolo e le sue storie
Il calcio d’angolo venne inserito nel
regolamento del calcio solo nel 1872. La regola dice che una volta che la sfera
esce dalla linea di fondo, con ultimo tocco dei difendenti, la squadra che
attacca riprende il gioco con i piedi, posizionando la palla “nell’angolo” del
campo.
Fino al 1924 nessuno considerò l’ipotesi che
si potesse calciare direttamente in porta, sfruttando questa situazione di
gioco; il primo a farlo, tra l’altro con successo, fu un
inglese, tale Billy Smith, in un San Bernard-Albion Rovers. Qualche mese
dopo, precisamente il 2 Ottobre 1924 , quest’incredibile gesto riuscì
anche a Cesàreo Onzari, che mise così a segno l’unica rete degli
argentini nell’ amichevole persa 2-1 contro l’Uruguay, campione olimpico in
carica. Proprio per questo il gol passò alla storia col nome di “olìmpico”, termine
utilizzato ancora in Spagna ed in Sudamerica per indicare la segnatura diretta
dal corner.
C’è però un altro particolare
legato al calcio d’angolo, che ha cambiato per sempre lo svolgimento
di questa fase di gioco.
L’Everton ospita il Tottenham a Goodison
Park. Sam Chedgzoy si appresta a battere un corner per i
padroni di casa, posiziona la palla e…. uno, due, tre, quattro tocchi e tiro
che finisce in rete. I giocatori avversari protestano, l’arbitro è spiazzato,
ma alla fine si convince ed assegna il gol. A convincerlo è proprio il
realizzatore, che in settimana era stato informato da un giornalista di
Liverpool, della mancanza di una regola specifica che impedisse quella
giocata. Insomma non si doveva per forza passare la palla o tirare direttamente
dal calcio d’angolo!
La federazione fu così costretta a convalidare
il tutto, per poi cambiare in fretta e furia il regolamento e renderlo uguale a
quello che conosciamo oggi.
E’ questa, la curiosa storia del calcio
d’angolo…
Il calcio d’angolo venne inserito nel regolamento del calcio solo nel 1872. La regola dice che una volta che la sfera esce dalla linea di fondo, con ultimo tocco dei difendenti, la squadra che attacca riprende il gioco con i piedi, posizionando la palla “nell’angolo” del campo.
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