Tra riti e scaramanzie, il fascino del derby di Avellaneda


Il derby di Avellaneda è tra i derby calcistici più sentiti in Argentina e si disputa tra le due squadre di questo sobborgo di Buenos Aires: il Racing e l’Indipendiente. Più che una stracittadina, può considerarsi quindi un vero e proprio derby di quartiere. I due stadi effettivamente si “guardano” e distano tra loro circa 300 metri.



Il Racing fu fondato nel 1903 ed ha ereditato la propria denominazione dal Racing Parigi. Per la nascita del club fu decisiva la fusione di due piccole squadrette della zona, il Barracas al Sur ed il Colorados al Sur.

Dall’atro lato, l’Independiente nacque nel 1905, per iniziativa di un gruppo di commercianti londinesi, che, non sentendosi rappresentati dalla compagine appena nata, decisero di creare l’Independientes (la “s” fu poi soppressa in un secondo momento). I suoi colori originari erano il bianco ed il blu, che diventarono bianco e rossi dopo che i soci del club videro giocare il Nottingham Forest in tourneè in Argentina.

Il Racing è delle due la squadra col maggior numero di tifosi, terza squadra più amata d’Argentina, alle spalle del Boca e del River. Ciò nonostante il club bianco-blu non vince nulla da moltissimo tempo (eccezion fatta per un campionato nel 2001 in piena crisi economica argentina) costretto a sopravvivere tra sofferenze e sfortune ormai da circa quarant’anni.



Quarant’anni circa che decorrono dal giorno in cui la squadra vinse la Coppa Intercontinentale a Montevideo nella gara di spareggio contro il Celtic. I tifosi dell’Independiente, infatti, stanchi dei trionfi degli acerrimi rivali, lanciarono una maledizione contro i cugini; si intrufolarono infatti all’interno dello stadio del Racing e seppellirono sette gatti neri morti nel terreno di gioco.

A metà tra macumba e rito prettamente scaramantico, la maledizione funzionò sin da subito. Da allora in poi il Racing ha vissuto sfortune incredibili, compresa la prima retrocessione in  arrivata nel 1980.

Col passare degli anni la leggenda della “maledizione dei sette gatti neri”  venne alla ribalta, tanto che alcuni presidenti del Racing organizzarono sedute spiritiche ed esorcismi vari per scacciare la mala sorte, senza però ottenere risultati.

Un allenatore ordinò anche di cercare le carcasse degli animali, scavando praticamente in tutto lo stadio….
I cadaveri non furono mai ritrovati, e la maledizione non cessa di perseguitare il Racing….

Commenti

Post più popolari