Miralem Pjanic, il rigorista delle punizioni


Contro l’Empoli decimo centro in Italia con questo fondamentale, il centrocampista giallorosso si sta confermando sempre più uno specialista
Miralem Pjanic ha colpito di nuovo e lo ha fatto su punizione, il modo in cui meglio gli riesce.
10 dei suoi 21 gol in Serie A sono infatti arrivati così. Negli ultimi 3 anni il bosniaco è il calciatore che ha segnato di più in questa maniera nella massima serie, con ben 7 centri. Dal 2011/12 solo Pirlo ha fatto meglio.

E’ per questo che ciò che sarebbe un eccesso di ottimismo in qualsiasi altro stadio è del tutto logico all’Olimpico, quando al minuto 55 di Roma-Empoli tutto lo stadio si unisce in un boato di trepidante e consapevole attesa. Giustificata pochi secondi dopo dalla marcatura dell’1-0.
Facile parlare degli anni al Lione e dell’apprendistato al fianco del suo ex compagno di squadra Juninho Pernambucano, vero e proprio tiratore scelto. In realtà il modo di calciare è sempre stato molto differente, per stessa ammissione dei diretti interessati.
Il brasiliano ha sempre puntato su strani effetti e “pazze” traiettorie, sistemando bene la sfera e colpendola in un preciso punto. Il numero 15 giallorosso ha fatto invece della precisione, la caratteristica principale dei propri tiri.
Parabole balisticamente perfette, pennellate d’autore disegnate mirabilmente. Non a caso i tifosi nella capitale lo hanno ribattezzato Giotto.
Nelle ultime stagioni hanno pagato dazio portieri del calibro di Reina, Marchetti, Handanovic e Buffon. Tutti esenti da colpe, tutti spettatori della stessa storia: palla che volteggia in aria, si ferma sopra il muro ed inizia inesorabile la sua discesa, insaccandosi in rete.
Qualche estremo difensore ultimamente ha provato ad anticipare la parata, iniziando a muoversi verso il lato scoperto. Nulla da fare, il risultato finale non è cambiato.
Brkic del Carpi e Skorupski dell’Empoli lo sanno bene.
Se rimani fermo ti punisce sopra la barriera, se ti muovi prima ti spiazza sul tuo palo. Come in un calcio di rigore, è la punizione di Miralem Pjanic.

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