Un pallone sotto l'albero

Un oggetto senza tempo, il pallone da calcio è il dono più bello da fare a un bambino

E’ Natale.
Un momento di pace, preghiera, serenità, unione familiare e, perchè non ammetterlo, regali.
Come ogni anno Babbo Natale farà gli straordinari, per portare ai grandi, ma soprattutto ai piccini quanto desiderato. Giocattoli, peluches, bambole, videogiochi, purtroppo non tutti però hanno le stesse possibilità economiche, non tutti i bambini potranno essere soddisfatti nello stesso modo.
A pensarci bene però, un regalo che non fa differenze sociali ancora c’è; ha la forma tonda, rimbalza e vive lo strano paradosso per cui più lo ami e più lo vuoi prendere a calci.
Non importa di quale marca, modello o prezzo. Non conta se in gomma o in cuoio, un pallone da calcio è lo stesso in Asia, Africa, America, Europa e Oceania.
Anche incartato sotto l’albero un pallone non riesce a mentire, non riesce a fingersi qualcos’altro. Non c’è effetto sorpresa. La sua forma sferica si rivela da subito nonostante il pacco regalo, non inganna. Se è vero che non sorprende, comunque entusiasma. Chi lo riceve sorride prima con gli occhi e con il cuore, poi con la bocca.
Un oggetto buono in ogni occasione, distante dal periodo iper tecnologico in cui viviamo, ma comunque mai banale.
Regalare un pallone è un pensiero d’amore, un gesto d’affetto incommensurabile, l’unico dono natalizio da cui il bambino non si vorrà più staccare per il resto della vita.
Non veicola un alone di mistero, ma certamente evoca un tocco di magia, quella che avvicina a questo meraviglioso sport.
Jorge Luis Borges diceva che “ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada lì ricomincia la storia del calcio”, figuriamoci cosa può succedere se a quel bambino regaliamo un bel pallone.

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