Mi ritorni in mente....

Una macchina del tempo per tornare al passato, la peculiarità della serie A 2015-2016

Il primo amore non si scorda mai, dicevano. A volte ritornano scriveva Stephen King.
Guardando la Serie A di questa stagione, una competizione che ha fatto del ritorno all’ovile una sorta di leitmotif, non si possono certo smentire queste celebri frasi.
Dieci anni trascorsi e non sentirli, Inter e Roma sembrano essere rimaste al 2006, quando Mancini e Spalletti si sfidavano a suon di mosse tattiche. Poi un lungo peregrinare prima di tornare alla panchina del cuore, un po’ come Ulisse prima di riabbracciare la sua Penelope in quel di Itaca. Probabilmente l’eroe ellenico avrebbe volentieri scambiato le peripezie inflitte da Poseidone con i soldi russi o arabi guadagnati dai due tecnici, ma perché rovinare un paragone mitologico all’insegna del vil denaro?
Storie diverse quelle di altri due allenatori italiani, due che più diversi non si può. Da un lato Castori ed il Carpi, che come due innamorati di lungo corso si sono concessi una breve pausa di riflessione per poi tornare più felici che mai.
Dall’altro Vincenzo Montella, un aeroplanino che dopo tanti voli è riuscito finalmente ad atterrare nel campo base sampdoriano. Una storia di chi si ritrova dopo molto tempo, di chi a distanza di anni riaccende una passione giovanile mai sopita.
Non solo Inter però, il tema del ritorno è d’attualità anche nella metà rossonera di Milano. Fattore B, Boateng e Balotelli. Una prima esperienza positiva in Lombardia, poi i saluti e avventure poco fortunate, rispettivamente in Germania ed Inghilterra. E allora? Riavvolgiamo il nastro, torniamo indietro con la macchina del tempo… C’eravamo tanto amati, amiamoci ancora.
Discorso simile per Pepe Reina, generale esiliato in Baviera la scorsa stagione, tornato nella sua Napoli per guidare gli azzurri da vero leader carismatico quale è.
La sua Napoli, strano da dire a uno spagnolo, ma quantomai corretto.
Home is where your heart is cantava Elvis, casa è dove è il tuo cuore. Quello di Pepe è sicuramente nella città partenopea, come quello di Ciro Immobile a Torino.
Il ritorno del figliol prodigo, il ritorno di un ragazzo che va via dalla propria dimora per far fortuna all’estero, salvo poi tornare senza aver trovato il successo sperato, ma comunque accolto a braccia aperte da un padre, in questo caso Ventura, che gli ha lasciato sempre aperte le porte della sua casa.
Il primo amore non si scorda mai, dicevano. A volte ritornano scriveva Stephen King.
Conferma tutto la Serie A 2015-2016.

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