Il sole di Roma e quel tramonto che brucia

La carriera, il rispetto ed il futuro dirigenziale; Totti, Spalletti e la società coinvolti in un triangolo pericoloso

Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare del caso Totti. Colpa di Spalletti, colpa del giocatore, colpa della società. Le posizioni prese si sono sprecate, la spaccatura apparentemente insanabile sembra già sull’orlo di rientrare anche se la sensazione è che un senso di amarezza di fondo sia destinato a rimanere.
Un giocatore sul viale del tramonto…. quante volte abbiamo sentito questa frase. Sarà vero?
La realtà è che un tramonto è bello, stupendo da ammirare. Il sole di quel colore arancio acceso è qualcosa di meraviglioso da guardare, ma occorre stare attenti per non farsi male.
E’ il momento più suggestivo: si riflette, si ripensa a come è andata la giornata. Si piange, si ride. Sia in compagnia che in solitudine, guardare il tramonto può regalare emozioni uniche.
Aspettare inermi è però solo pericoloso, se non si distoglie lo sguardo in tempo il sole sparisce, la luce cala ed il freddo prende il sopravvento. Da spettacolo della natura il tramonto finisce per lasciarci soli, al buio ed infreddoliti.
Sta al diretto interessato decidere quando chiudere la propria avventura, tocca a Totti individuare il momento giusto; probabilmente è qui il punto della questione: il capitano pensa a se stesso ancora come un calciatore, molto più di quanto non facciano Spalletti e la società.
Società che però ha il dovere morale di assumersi una responsabilità ben precisa, fino ad ora poco riuscita: garantire un cielo sereno per far sì che questo tramonto possa essere splendido, incontaminato da nuvole e foschia pericolose, che non farebbero altro che rovinare questa meravigliosa lunga giornata che rappresenta al meglio la bellissima esperienza giallorossa del più forte calciatore ad aver mai indossato la maglia romanista.
Chiarezza ed onestà, ciò che Totti ha chiesto, probabilmente sbagliando, sulla ribalta nazionale del Tg1.
La situazione non è facile da gestire, ma occorre trovare un punto d’incontro, una soluzione, consapevoli che “quando il sole è tramontato, nessuna candela può sostituirlo” (George RR Martin).

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