La nazionale più migliorata nell'ultimo anno

Il ranking Fifa non suscita solo polemiche, ma anche particolari curiosità


Los pinoleros, un soprannome che in tutto il continente americano ha un riferimento piuttosto chiaro. Secondo alcuni nato dai pinoles, una particolare tipologia di mais utilizzato frequentemente nella cucina locale della zona in questione, secondo altri derivato dall'omonimo furgoncino, prodotto con estremo successo oltre i propri confini dall'industria dei trasporti del Nicaragua.

Terra di vulcani e di grandi laghi.

Non si tratta di una guida turistica, ma della descrizione del paese più migliorato a livello calcistico nel mondo nell'ultimo anno, almeno stando a quanto riporta la Fifa.
Risultato finale, tipo di partita, tipo di avversario, confederazione del rivale. Una moltiplicazione a più fattori, una bella shakerata ed ecco i punti da assegnare per una delle più contestate classifiche del mondo del calcio, quella del ranking mondiale, quella che assegna i posti da teste di serie nei sorteggi dei grandi tornei.

Aggiornata con cadenza mensile, presenta sempre curiosità interessanti, a volte fini a sé stesse, a volte meno.

Analizzando quanto avvenuto nell'ultimo anno, capita così di scoprire che quella che ha avuto il miglioramento più evidente, in termini di ranking Fifa, è una nazionale che non ti aspetti.

I progressi più significativi non sono quelli del Belgio, né di altre compagini sorprendenti come Albania, Islanda o Irlanda, la migliore tra le europee con 37 posizioni scalate.
Lo speciale primato come anticipato è del Nicaragua. 69 posti recuperati in graduatoria, 177° nel Febbraio 2015, 108° a distanza di un anno, frutto dei buoni risultati ottenuti nel cammino alle qualificazioni per i mondiali di Russia 2018.

Un percorso iniziato con le doppie vittorie su Anguilla e Suriname, 12 gol fatti ed uno subito; un tragitto poi interrotto dalla pronosticabile ma comunque bruciante eliminazione contro la Giamaica. Tanta amarezza perché dopo il successo esterno per 3-2 a Kingston, i ragazzi guidati da capitan Juan Barrera hanno perso 2-0 nel match di ritorno in patria, a cavallo tra il Mar dei Caraibi ed il Pacifico del Nord, tra la pianure ed i laghi ma anche le montagne Amerrique del centro-nord, uno scenario variegato, una paesaggistica meravigliosa. L'avventura dei pineroles non ha portato la qualificazione, ma una scalata nel ranking sì.

Tutti i componenti della rosa militano in formazioni locali, anche perché non c'è motivo di fuggire da un paradiso naturale del genere. Un meraviglioso scenario che sarà però deturpato dal tanto criticato canale che collegherà i due oceani, ma provocherà la distruzione di migliaia di chilometri quadrati di boschi e di parte della riserva protetta di San Miguelito.

Una notizia che qui in in Italia è circolata poco, ma che ha scatenato l'ira della popolazione nicaraguense.

Terra di laghi e vulcani. Magari, continuando così, anche con un po' di passione per il calcio, per ora decisamente in secondo piano rispetto al baseball.

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