Fallimento francese

Scontri, polemiche e disordini. Una pessima organizzazione sta sconvolgendo il torneo 
Dare un giudizio definitivo non è mai facile, soprattutto quando non si è alla conclusione. Sarebbe bene aspettare sempre la fine prima di sentenziare, ma in questo caso è proprio il caso di dirlo: la Francia ha fallito.
Nei mesi precedenti la competizione si è parlato molto dell’organizzazione e delle misure di sicurezza, un discorso legato soprattutto al rischio terrorismo e la minaccia dell’Isis.
Per ora fortunatamente non è accaduto nulla in tal senso, ma la sensazione è che sia dovuto più alla casualità che all’efficienza transalpina. Dal 10 Giugno, data d’inizio della manifestazione, ad oggi, ne sono infatti successe di tutti i colori, una dimostrazione che il modello francese fa acqua da tutte le parti.
Il paese, già scosso dal pericolo terrorismo, sta vivendo fasi convulse. Parigi ha assistito ad alcuni incidenti a margine del corteo contro la riforma del lavoro. Al di là di questo gli organizzatori si sono fatti trovare impreparati dinnanzi alla guerriglia tra hooligans russi ed inglesi a Marsiglia, scontri spalmati su più giorni che hanno causato 31 feriti ed un morto. Botte e lancio di fumogeni e razzi proseguito anche dentro il Velodrome, nell’immediato post partita.
La Uefa ha condannato tutto quanto, squalificando la Russia con riserva, ossia “promettendone” l’estromissione in caso di nuovi incidenti.
Incidenti puntualmente riavvenuti pochi giorni dopo a Lille, sede del secondo incontro dei russi; meno gravi ma comunque non ignorabili come l’Uefa fa intendere; alcuni tifosi inglesi si trovavano in città in vista della partita col Galles a Lens, a una quarantina di chilometri di distanza.
In tutto ciò si è creato anche il caso diplomatico, perché le autorità russe polemizzano con quelle transalpine, ree di non prestare attenzione alle provocazioni subito dai propri connazionali.
Botte da orbi anche prima di Polonia-Nord Irlanda, tra tifosi britannici ed ultras locali. Un match seguito da una tragedia, con un tifoso morto dopo essersi arrampicato ubriaco su un parapetto.
L’ultima della serie riguarda la Croazia. La partita con la Repubblica Ceca è stata sospesa per alcuni minuti per lancio di numerosi fumogeni in campo da parte dei tifosi.
Una pioggia di fumogeni mai vista in manifestazioni di questo genere, tanto vergognosa quanto immotivata (se mai ci possa essere un valido motivo per tutto ciò) visto che il punteggio era sul 2-1 per la selezione capitanata da Srna. Un petardo è anche esploso vicino ad un pompiere, stordendolo.
Come è possibile che in stadi blindati per la grossa allerta possano entrare una quindicina di fumogeni e petardi senza che nessuno dica nulla?
Tra l’altro i tifosi di Mandzukic e compagni non sono nuovi a certi episodi; già nel match con la Turchia un giovane dipinto di biancorosso aveva invaso il campo per esultare al gol del vantaggio. Tutto senza essere fermato da nessun membro dell’organizzazione.
La Francia non è si sta dimostrando all’altezza di gestire l’evento, ogni giorno che passa è sempre peggio. La speranza è che non succeda più nulla, ma per ora gli eventi non ispirano grande fiducia.

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