Evasioni di campo. La privazione del sogno



"Passeremo il turno per storia e tradizione..."

Non funziona così. Il nostro "prestigio internazionale" esce scalfito, ma alla fine pazienza.
Per quanto mi riguarda il vero rammarico, la vera delusione è per il lato più romantico del gioco.

Uno dei miei primi ricordi "calcistici" nitidi è sicuramente Francia 98, un mondiale fantastico pieno di campioni, vissuto all'insegna dei gol di Bobo Vieri, le scivolate di Maldini e l'eterna polemica italiana riguardante la staffetta Del Piero-Baggio, oltre alla mancata convocazione di un Totti forse ancora troppo acerbo. Colori e suoni che ho ben in mente, una sorta di luna park, un parco giochi tematico in cui il protagonista era il pallone che rotolava....
L'idea che alcuni ragazzi, in un'estate calda e soleggiata non possano mettersi davanti al televisore con gli occhi sgranati ed illusi per seguire la nazionale è piuttosto deprimente. Nessuna bandiera sventolante sui balconi, nessun'attesa spasmodica, nessuna trombetta. Nessuno che si innamorerà di qualche nuovo idolo azzurro, nessuna notte magica. 
Nessun bambino potrà avvicinarsi al gioco ancora di più, Ventura ed i calciatori hanno privato i più giovani di un sogno, della possibilità di vivere un mondiale da protagonisti e crearsi ricordi futuri!

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